Carissimi,
vi invio questa nota sul proseguo delle nostre attività nell’anno in corso, vista l’impossibilità di incontrarci in occasione del Memorial del 2 di giugno di quest’anno e della Cena di Gala autunnale.
Il nostro impegno nella cura dei malati non si è mai interrotto, neanche nel periodo di lockdown. Come potrete immaginare, pur rimodulando le nostre attività - sia ambulatoriali sia di ricovero - per garantire la massima sicurezza dei nostri pazienti e dei nostri operatori, abbiamo continuato a trattare i pazienti affetti da patologie che non permettevano di procrastinarne le cure.
Nella fase di emergenza, inoltre, medici del nostro staff hanno volontariamente offerto il loro sostegno all’attività sanitaria dell’Ospedale nei reparti dedicati ai pazienti affetti da Coronavirus. Insieme a componenti senior del nostro Staff, il Dott. Michele Bailo e il Dott. Alberto Gallotti hanno affiancato il personale di Pronto Soccorso nelle attività di triage dei pazienti, impegno che è comunque stato possibile grazie ad altri colleghi che hanno coperto i loro turni in reparto.
In parallelo prosegue la crescita dei nostri giovani anche nella Ricerca: il Dott. Luigi Albano, il Dott. Michele Bailo e il Dott. Alberto Gallotti stanno svolgendo un Programma di Dottorato di Ricerca che rappresenta l’ultimo livello di istruzione universitaria (a cui si accede tramite valutazione del Curriculum Vitae e selezione da parte di una apposita commissione). Il Dottorato di Ricerca permette ai medici di completare la loro formazione, arricchendola con tematiche di Ricerca Clinica e di Base.
In particolare, il Dott. Luigi Albano si sta occupando dell’applicazione di nuove tecniche e dispositivi di stimolazione cerebrale al fine di ridurre i sintomi di alcune malattie neurodegenerative (come la malattia di Parkinson) e di rallentarne la progressione.
Il Dott. Michele Bailo si sta concentrando sullo sviluppo di nuove tecniche che permettano, attraverso una fusione delle informazioni provenienti da diverse immagini radiologiche avanzate (Risonanza Magnetica, Tac,..), di creare una ricostruzione tridimensionale del tumore e delle strutture anatomiche del paziente che aiuti il neurochirurgo nella pianificazione dell’intervento e nell’identificazione delle diverse aree patologiche; il tutto consente di ottenere il più alto tasso possibile di cura a fronte di una riduzione dei tempi chirurgici.
Il Dott. Alberto Gallotti sta studiando come individuare parametri che permettano una miglior diagnosi neuroradiologica dei vari sottotipi di glioblastoma. Inoltre, si sta concentrando sul possibile sviluppo di linee cellulari che - in laboratorio - possano essere utilizzate nello studio di possibili nuove terapie mirate.
Prosegue naturalmente il nostro progetto Biobanca; sono stati stoccati oltre 400 campioni di materiale biologico a disposizione dei vari gruppi di ricerca, interni o esterni al San Raffaele. Sono recentemente iniziati due nuovi protocolli di ricerca finalizzati uno allo studio delle metastasi cerebrali e l’altro allo studio dei glioblastomi multiformi.
Sapendo che questo è un periodo difficile anche per tutti voi, ci auguriamo che queste notizie possano farvi piacere.
Spero di potervi rivedere tutti molto presto.
Prof. Pietro Mortini
Milano 15 dicembre 2020